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1 luglio 2010

Watchmen

Watchmen
In un 1985 alternativo, dove Nixon è eletto per la 3a volta presidente USA e la guerra del Vietnam è stata vinta grazie ai supereroi, l'omicidio di uno di essi appare sospetto. Rorschach, un eroe mascherato vestito con cappello e impermeabile, cercherà di riunire i suoi vecchi compagni, messi al bando nel frattempo dal governo americano, per dirimere il mistero, mentre Stati Uniti e Unione Sovietica si preparano alla guerra nucleare.
Watchmen porta i supereroi nella dimensione domestica e "post-pensionamento", come ripreso più tardi nella Disney ("Gli Incredibili"). L'ucronia distopica dell'America di ultradestra che freddamente calcola le vittime della guerra atomica come fossero birilli, è dipinta con cinismo in questo film dove le scazzottate a colpi di kung fu sono ridotte al minimo, e prevalgono dialoghi, flashback e monologhi. Colpi di genio a tratti (come la bellissima sigla iniziale), purtroppo il film è gravato da una onerosa lentezza che fa sbadigliare, ma artisticamente è valido e lascia anche che il cervello del pubblico lavori un po'. La caratterizzazione dei personaggi è accurata e credibile, ma la sua atipicità potrebbero fare storcere il naso a chi cerca qualcosa di semplice da vedere e basta.
Giudizio: complesso ma ben curato, o si odia o si ama.

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