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28 ottobre 2007

Recensioni di Film [B]

Recensioni di Film [B]

Balla coi Lupi
Il più bel film di Kevin Costner (non che ci voglia molto visto gli altri). Un soldato di cavalleria, dopo la guerra di Secessione si fa trasferire nella Frontiera, dove entrerà in contatto con la civiltà Sioux e infine ne verrà assorbito. Western atipico, di polemica, che stacca nettamente con il passato John Waynesco in cui gli indiani sono brutti e cattivi. Ottime le scene in lingua Lakota, un capolavoro da vedere
Giudizio: Davvero bello. Assicuratevi di guardare la versione non tagliata.

Balle Spaziali
Strepitosa parodia di Guerre Stellari made in Mel Brooks. Assolutamente geniale la scelta dei personaggi e l'intreccio, peccato che la traduzione faccia perdere parecchie battute. Yogurt è un personaggio che entra di diritto nel Cult, come il Canuomo interpretato dal compianto John Candy. Bill Pullman prima di darsi alla Presidenza in Indipendence Day, ci regala una sua versione di Ian Solo che però è il personaggio meno riuscito del film. Guardatelo anche se non avete mai visto Star Wars.
Giudizio: Cult

Balto
In questo film di animazione si narra la storia semi-vera di Balto, eroico cane da slitta che porterà le medicine ad un villaggio sperduto dell'Alaska. Scopiazzatura dei film Disney, un po' filosofica, è piacevole per un pubblico giovane, gli adulti possono anche saltarselo.
Giudizio: Non indimenticabile

Bamba, La
La storia di Richie Valens, autore dell'omonimo brano. Film senza pretese, da vedere in effetti solo se si conosce il personaggio in questione.
Giudizio: Non indimenticabile pure questo.

Barbarossa
 Renzo Martinelli lo conosciamo per Porzus, coraggioso film sulla strage di partigiani "bianchi" da parte di quelli comunisti. Barbarossa è visto senza nasconderlo come il primo film "leghista" della storia: fortemente voluto da Bossi (che ha anche un cameo nel film assolutamente inscopribile se non mettendo in pausa...) parla della discesa di Federico I Imperatore in Italia e il suo scontro con la Lega Lombarda che culminerà nella vittoria di Legnano da parte degli ital...ehm dei padani.
 Il film parte con le migliori intenzioni e durante tutto il primo tempo, si rivela gradevole e lascia qualche aspettativa: forse ci troviamo finalmente di fronte ad un film italiano che possa risollevarci dalle flatulenze di Natale, o dai film della coppia comica di turno, o dal classico dramma amoroso o dai piccoli problemi di cuore mocciani?
Può "Barbarossa" essere il "Braveheart italiano"?
Martinelli fa un buon lavoro di produzione: raggranella diversi milioni di euro e li investe per girare in Romania a basso costo. C'è spazio persino per effetti speciali notevoli compreso il "crowd replication" che ha reso le battaglie de Il Signore degli Anelli un'esperienza epica. Anche se è usato talvolta così male che più di un film, sembra di trovarsi a giocare ad Age of Empires.
 Eppure, tutto crolla nel secondo tempo.
Crolla quando ci si accorge che questo film è un accozzaglia di tutti i film medievali prodotti finora: c'è lo Sceriffo di Nottingham "Barozzi", c'è Alberto da Giussano, fabbro fin troppo ispirato a Baliano de "Le Crociate" di Ridley Scott... Il bombardamento notturno con i trabocchi che è identico a quello gerosolimitano del film appena citato.... C'è una veggente bella e pazza come la Jovovich di "Giovanna d'Arco" di Besson (la brava e davvero bella Kasia Smutinak), e non mancano le citazioni (che raggiungono livelli quasi di plagio) dalla pellicola di Mel Gibson, compresa una riunione tra nobili dove irrompono i cavalieri della Compagnia della Morte, scena squallidamente identica al film sull'eroe scozzese Wallace, come i vari "Libertà!" urlati con poca convizione. Ma ci sono anche pezzi un po' da "Ultimo dei Mohicani", una malsana Eowyn direttamente da Il Ritorno del Re, e un look di Alberto stile "Aragorn" che però non appare fuori tono.
 Disastrose le scene di battaglia, Legnano viene archiviata come una scaramuccia tra un pugno di soldati (ma dove sono finite le tonnellate di comparse dei film kolossal anni '50-'60?), con un Barbarossa-Theoden che appare più un kamikaze giapponese che un Imperatore. Non manca una "riscossa del proletariato" che in un film-manifesto della Lega Nord appare un po' curiosa.
Il cast non va male: persino Raz Degan, anche se verso la fine del film pare non avere assunto le sue pillole calmanti, riesce a calzare nel ruolo. Sono soprattutto i secondi ruoli a fare belle prestazioni, ma Rutger Hauer purtroppo ci fa scordare i bei momenti giovanili di Blade Runner, e anche quelli più leggeri di Ladyhawke.
 Stroncato dalla critica, disertato dal pubblico (alcuni video-cavolata di youtube hanno più spettatori di questo film), purtroppo ecco che si finisce col doppio amaro in bocca di avere perso due ore, e, per l'Italia, di avere perso la grande occasione di girare un film storico che non parli degli amoreggiamenti cortigiani della belloccia di turno.
Giudizio: delusione.

Barry Lindon
Stanley Kubrick firma un film storico terribilmente didascalico, con tecniche di fotografia inedite per l'epoca. Il film è lento, poco avventuroso, tragico e malinconico, è la narrazione dell'ascesa e del declino di Barry, dalle origini povere, e che grazie ad un matrimonio si ritrova ricco e nobile. Lentissimo, ma a me non è dispiaciuto se non altro per la stupenda ricostruzione storica settecentesca, forse l'unico vero motivo per vederlo.
Giudizio: Da vedere solo per appassionati del settecento

Basic Instinct
Sharon Stone entra nella storia con la famosa accavallata di gambe, in un film dalla carica erotica notevole, un giallo con finale a sorpresa, girato senza troppa tecnica, ma ben narrato. Ne esiste una versione censurata con scene di sesso al limite del Porno, che ovviamente spopola.
Giudizio: Non male.

Bastardi senza gloria
Cimentarsi con la Seconda Guerra Mondiale è appannaggio di molti registi e sceneggiatori. Definito il periodo più tragico per l'umanità nel "Secolo Breve", è difficile parlarne senza essere eccessivamente ridicoli o seri.
E qui arriva Quentin Tarantino.
Quando si pensa a lui, ecco che (e i trailer sapientemente montati con scene non incluse nel film hanno fatto il loro lavoro sporco) ci appare che ne so, Samuel L. Jackson che impugna due MG42 e fa un macello, o un soldato mezzo-cinese che abbatte i nazisti a colpi di kung fu.
E invece no. Bastardi senza Gloria (Inglourious basterds), contiene un piccolo omaggio al cinema italiano di serie B (da cui prende il titolo, ed il regista Castellari dell'originale, recita nel film), ma anche riferimenti ai film di guerra del dopoguerra appunto, e parla di un gruppo di soldati ebrei americani mandati ad assassinare Hitler e i suoi alti gerarchi, tra cui anche Goebbels, Goring e Bormann (che nella realtà non fu mai trovato dopo la guerra).
Uccidere loro, più tutti i nazi che gli avessero sbarrato la strada. Strada che si incontra con quella del Colonnello delle SS, Hans Landa, il personaggio a mio giudizio più riuscito ed indimenticabile del film, che ha una caduta di stile solo verso la fine.
Il film ha pochissime scene d'azione, l'avreste immaginato? Si concentra sui dialoghi, specialmente quelli del Colonnello Landa, che sovrasta anche Pitt, sacrificato sicuramente in un personaggio silenzioso e mascellone, che però sa gestire con dovizia.
Due protagoniste femminili si uniscono alle tante "Donne di Tarantino", da la sposa di Bill, alla sgualdrina del boss di Pulp Fiction, a Jackie Brown o le sciacquette di Grindhouse: a prova di morte. Anche qui il tema della vendetta è incarnato bene in una giovane francese, che, con una partenza da Western che NON PUO' non ricordare C'era una volta il West (e infatti il C'era una volta ricorre all'inizio), vuole vendicarsi dei nazisti, ma incontra un pluridecorato cecchino, un po' simile a Vassili Zaitsev de "Il nemico alle porte" strumentalizzato dal Reich per propaganda. La seconda donna è una specie di "Marlene Dietrich" interpretata, e bene, da Diane Kruger.
Cast tutt'altro che stellare, composto a parte Pitt, di attori tutti pressoché sconosciuti, ma molto ben diretti, tra cui Cristopher Waltz che è stanto anche premiato a Cannes per il suo ruolo del Colonnello Landa. Pitt, dicevamo appare, paragonato a Waltz, superfluo per il film, se non per qualche scenetta comica. Non manca lo splatter pomodoroso in puro stile B-movie, come non manca la colonna sonora presa in prestito dagli altri film, ed anche qui gli omaggi a Morricone sono notevoli.
Film di Tarantino diverso dagli altri, più cervellotico che sa mantenere la tensione perchè sorprende. Purtroppo subisce la sorte di tutti i film costruiti sulla trama e non sulla potenza d'immagine, e cioè quello di non potere superare una seconda visione con le emozioni della prima, una volta svelati i finali.
Giudizio: Consigliato.

Batman (vari film da Batman fino a Batman Begins)
Indimenticabile il primo film di Tim Burton con un Jack Nicholson - Joker, strepitosamente malvagio. Gli altri, compreso l'ultimo "Batman Begins", si possono tranquillamente lasciare nello scaffale, nonostante l'interpretazione tra gli altri di Val Kilmer e George Clooney.
Giudizio: Bello il primo, da evitare gli altri.

Batman:  Il Cavaliere Oscuro e  Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno -> Vedi lettera C

Battaglia di El Alamein, la

Film italiano degli anni '60 che narra le vicende delle truppe italo-tedesche e inglesi che si fronteggiarono nella celeberrima battaglia del 1942 in Egitto. Il regista si prende ampie libertà narrative e storiche (a partire dai carri armati, quasi tutti post-bellici, e si vede), il film si lascia guardare ma non può essere considerato nè un documentario sulla battaglia, nè un film narrativamente potente, dato l'ampio numero di stereotipi presenti (Rommel "buono", il romanaccio di borgata, il romagnolo con l'accento esagerato ecc.).
Giudizio: Può anche stare lì nello scaffale.

Battle Royale
Strano film uscito nel 2000. Recensire un film giapponese per un occidentale è un casino. Se il film porta la firma di Kurosawa o ha nel cast T. Kitano ecco che la cosa si complica avendo a che fare con un mostro sacro (il primo) e con un genialoide (il secondo). I piu' grandicelli ricorderanno questo giapponesone perchè il suo programma (Takeshi's Castle) era parodiato nel fortunatissimo "Mai dire Banzai" che ha originato i Gialappa's.
E la scelta di Kitano come attore non appare casuale, perchè la sceneggiatura qui attinge a piene mani dal suo passato e si inventa un gioco chiamato Battle Royale. Secondo la legge BR, emanata in un futuro dove gli adulti non controllano piu' i giovani con metodi tradizionali, una classe di scuola media giapponese all'anno viene sorteggiata, sbattuta su un'isola deserta e lascia che i suoi alunni si uccidano a vicenda, col riciclato motto che "ne resterà soltanto uno". Se entro 3 giorni ne sopravvivono due o più, essi saltano in aria grazie ad un collare bomba. Se vi fermaste a leggere la recensione qui pensereste che sia roba già vista.
Invece c'è qualcosa di nuovo. La prima ora si sbadiglia perchè sembra di avere a che fare con un manga girato da persone in carne ed ossa. Ed è proprio così: le scene violente sono scimmiottate con ettolitri di sangue rosso vernice e gente crivellata di colpi che ha tempo di fare monologhi di 5 minuti in pieno stile Kenshiro. Anche la recitazione è tipicamente giapponese: reazioni stereotipate, gesti violenti, e gente che piange disperata deformando la faccia, tutto esattamente come in un manga.
E' invece la denuncia del modello giapponese la vera chiave del film: quello fatto da "ex-samurai" che non vedono altro che la competizione ad ogni costo per cui i ragazzi alla fine si dividono in due: coloro che vogliono collaborare e uscire tutti vivi (i veri depositari dei valori) e coloro che si trovano investiti nella gara così tanto da uccidere tranquillamente gente che prima era in classe assieme. Fanno eco al film genitori perdenti, talvolta suicidi, che riappaiono nei racconti o nelle immagini dei ragazzi.Critica profondissima del sistema scolastico giapponese a punti, dove il tuo punteggio che hai dalle ELEMENTARI determina il tuo futuro lavorativo.
Inutile provare a citare i nomi dei 3-4 protagonisti indiscussi del film, troppo simili tra loro (Nanahara e Nagakawa tanto per dirvene due......). Spiccano come personaggi un "vincitore" della precedente edizione del BR, il classico tipo che se la cava in ogni situazione; la studentessina pura e gentile incapace di fare del male ad una mosca, e il controverso e combattuto ragazzotto belloccio (per i canoni giapponesi eh) che deve trovare la forza dentro di sè per non finire come il padre.
Spicca in maniera incredibile la colonna sonora che vanta pezzi di musica classica stra-famosi (Dies Irae di Verdi giusto all'inizio), e buoni pezzi strumentali che veramente condiscono questo film.
Giudizio: Surreale, non di intrattenimento, e che forse richiede cervello acceso per essere visto.


Ben Hur (1958)
Film epico biblico interpretato da Charlton Heston, che attualmente detiene il record di Oscar (11) a pari merito con Il Ritorno del Re. Giuda Ben Hur attraversa varie avventure fino a giungere a Roma dove compirà la famosa corsa delle bighe, una scena d'azione che da sola vale quasi tutto il film. Epico e altisonante.
Giudizio: Non male, un po' lungo.

Beowulf e Grendel

Narrazione abbastanza fedele dell'antico poema bretone. Senza infamia nè lode, si fa vedere, ma è meglio vederlo solo se si sa di cosa si stia parlando.
Giudizio: Non indimenticabile.

Big Fish
Fa strano non vedere Johnny Depp in un film di Tim Burton. Eppure qui è Ewan McGregor il protagonista di questa fiaba all'incontrario. Un figlio ha vissuto per anni all'ombra delle storie fantastiche del padre, ed ora che egli è alla fine dei suoi giorni, vuole scoprire se queste storie erano effettivamente vere. Atmosfere dark a tratti (sapete bene Burton quanto le ama), intercalata con l'orripilante e colorata società americana dagli anni 50 ai 70, Big Fish è una fiaba gradevole, commovente e senza fronzoli, che non vi annoierà e vi strapperà qualche sorriso, e qualche lacrima anche.
Giudizio: Molto carino.

Black Hawk Down

La storia della Battaglia di Mogadiscio, fallimento militare americano, dove molti soldati statunitensi vengono uccisi dai miliziani del Generale Aidid. Narrazione frenetica, film di guerra ben riuscito, cast non male, Orlando Bloom fa un cameo dove per la gioia dell'audience si spatascia per terra dopo 1 minuto liberandoci da ore di recitazione stentata. Gli fa eco un bravo Ewan McGregor e un troppo serio e non credibile Josh Hartnett, seguito da un bel Eric Bana.
Giudizio: Non male, davvero carino.

Blade Runner
Capolavoro e sicuramente miglior film di Ridley Scott. Harrison Ford è un cacciatore di Replicanti, androidi perfettamente simili agli uomini, ma che vivono per soli 4 anni, nei quali devono accumulare conoscenze scontate per l'uomo. Rutger Hauer fa il ruolo della vita, dialoghi filosofici, scenografie così deliranti e credibili da fare sognare tutto il cinema fantascientifico dal 1982 in avanti. Indiscusso capolavoro di bioetica, da vedere però non nella versione Director's Cut, ma in quella originale con la voce fuori campo che rende nettamente di più.
Giudizio: Cult indimenticabile, un film che è un delitto non avere visto.

Blair Witch Project, The
Filmetto di periferia, diventato stra-famoso per una manovra commerciale davvero lodevole. E' un finto documentario spacciato per vero, di alcuni giovani partiti per scoprire la leggenda di una strega, e che spariscono, lasciando solo la loro telecamera che viene trovata dopo un anno. Qualche buon spunto c'è, da vedere come sempre da soli e a luci spente per farlo rendere.
Giudizio: Carino ma solo per l'idea.

Blood Diamond
Leonardo DiCaprio, bravissimo, è un mercenario che deve recuperare un diamante, custodito da un cercatore obbligato da miliziani guerriglieri nell'Africa dell'ennesima guerra civile, ambientato tra Liberia e Sierra Leone. Volutamente moralista, ci riesce molto bene, memorabili alcuni stralci e battute, finale a sorpresa, gli attori bravi tutti, un po' meno forse J. Connelly, la bambina di C'era una volta in America, ora donna magnifica. Bambini soldato e violenza e riflessioni sull'Africa per un grande film.
Giudizio: Bello e consigliato.

Blow
Johnny Depp interpreta George Jung, potentissimo spacciatore tra America e Colombia. La sua vicenda umana è narrata con grazia, senza violenza, calma come il protagonista. Lo affiancherà nel secondo tempo una Penelope Cruz un po' sottotono. Ray Liotta in un buon ruolo (dov'è sparito adesso???), per un film biografico interessante.
Giudizio: Film carino, riflessivo

Blues Brothers, The
Cultone totale anni '80, I Blues Brothers attraversano Chicago e dintorni in cerca di soldi per salvare il loro orfanotrofio. Troveranno cantanti soul, jazz e blues famosissimi a cantare una colonna sonora indimenticabile, come le battute e la simpatia di Belushi e Aykroid. Non vederlo è un crimine contro il Cinema, e contro la Musica.
Giudizio: Stracult

Borat - Studio culturale ecc. ecc.
Il comico inglese Sacha Baron Cohen da vita ad un reporter Kazhako che viaggia per l'America per studiarne i modi di vivere. Ne nascono gag di ogni tipo tutte MOLTO scorrette, tanto da infastidire le persone delicate. Razzismo e antisemitismo (fasulli ma così ben fatti da sembrare veri) permeano tutto il film, dove pero' i personaggi sono così caratteristici che è difficile capire dove Cohen scherzi e dove sia serio. Per me da vedere, sebbene molti lo abbiano reputato di pessimo gusto.
Giudizio: O si odia o si ama.

Bourne Identity, The
Matt Damon è un agente segreto intrappolato in una cospirazione, condita da amnesia. Lo aiuterà una ragazza e tenteranno di accopparlo un sacco di persone. Action/spy movie molto ben fatto, thriller ad alta tensione con scene di guida davvero impagabili, che tiene incollati alla sedia. Peccato per i due seguiti.
Giudizio: Notevole.

Bourne Supremacy, The
Seguito di Identity, molto meno riuscito, la formula non tiene più e la storia diventa noiosa e stereotipata, tanto che me la ricordo a malapena. Fermatevi al primo e immaginatevi che sia il finale, che va bene così
Giudizio: Non molto interessante.

Bourne Ultimatum, The
Seguito di Supremacy e capitolo finale (?) della trilogia. Anche qui siamo molto lontani dalla novità del primo episodio, questo ultimo capitolo serve solo a spiegare tutto, è una specie di manuale di istruzioni. Torna qualche vecchia conoscenza e c'è qualche trovata geniale di Bourne nel suo "ritorno a casa". Sicuramente meglio del secondo ma troppo sotto il primo, inoltre le riprese sono troppo incasinate durante l'azione.
Giudizio: Appena sufficiente.

Bowling for Columbine
Michael Moore fa riflettere con questo documentario sulle armi libere in America e la strage di Columbine. Accendere il cervello prima della proiezione, questo è un film che va seguito.
Giudizio: Ben fatto, fa riflettere.

Boys don't cry
Film complicatamente statico e lento, poco interessante (anche se tratta di un argomento sicuramente complesso e su cui riflettere, ovvero la questione dei transgender) e tratto da una storia vera: nel Nebraska degli anni '90, una giovane donna in piena crisi di identità di genere si rifugia in un paesello di provincia per sfuggire ad alcune beghe legali. Qui incontra un gruppo di ragazzi e ragazze piuttosto sbandati e si innamora di una di esse, travestendosi da uomo. Ma alcuni dei nuovi amici sospettano qualcosa... Il film è lento e noioso, si segnala solo la performance di H. Swank che per questo film ha guadagnato l'Oscar.
Giudizio: non particolarmente riuscito.


Brave - RibelleMerida è una principessa della Scozia d'epoca romana, dalla folta chioma rossa (animata meravigliosamente dalla Pixar). Essa rifiuta le convenzioni normalmente riservate alle principesse e vuole vivere la vita a modo suo, contro il volere della madre. Merida è pronta a tutto per difendere le sue scelte di vita e questo la porterà a scontrarsi con la irreprensibile genitrice...Trama classica per questo film di animazione molto ben realizzato che per un'ora e mezza accompagna come tutti i prodotti Pixar, senza gridare al capolavoro né annoiare.Giudizio: carino.


Braveheart
Mel Gibson dimostra di sapere dirigere un bel film, pochissimo storico, ma molto godibile, pieno di frecce, spade e battaglie campali, nella Scozia del 1300 soggiogata dagli Inglesi. William Wallace è un po' troppo barbaro e come ho detto non rispetta molto della sua vera storia, solo il supplizio è accurato. Molto sangue e inquadrature notevoli, una grande avventura romantica ed epica, emozionano i paesaggi e la colonna sonora.
Giudizio: Davvero bello.

Brazil
Terry Gilliam ci narra una storia futuristica in un futuro anni '40 stile Metropolis, sommerso dalla burocrazia e dove un semplice uomo sogna di ribellarsi. Finale amaro, film ultramegariflessivo dominato da una canzone che gli dà il titolo. Grottesco. Accendere il cervello normale e quello di riserva prima della proiezione, altrimenti lasciarlo lì.
Giudizio:
Non adatto a tutti, utile per pensare.
Brisby e il segreto del Nimh
Don Bluth firma questo film strano su una topolina coraggiosa e una misteriosa organizzazione. L'aratro sta per passare in un campo e se non verrà fermato, sarà la fine per tutti gli abitanti del prato. Non per bambini a dire il vero, troppo cupo.
Giudizio: Carino, un po' strano...

Bronx
De Niro attore e regista di una storia di Chazz Palminteri, un classico mafia movie, molto intelligente, pieno di buoni spunti e da vedere.
Giudizio: Ben fatto.

Brother
Takeshi Kitano è il protagonista di quest'altro mafia movie, girato pero' con stile giapponese, tanto che la storia è netta nella sua delimitazione. Carismaticissimi alcuni personaggi, il sorriso beffardo di Kitano vale il film.
Giudizio: Carino, ben fatto.

Bruce Lee, La Leggenda
Autobiografia del grande attore e inventore del Jet Kune Do, non indimenticabile ma carina per capire il personaggio.
Giudizio: Non indimenticabile.

Bugiardo Bugiardo
Jim Carrey, mentitore folle, è condannato a dire la verità da un desiderio del figlio. Ne seguono le classiche gag Carryane, collaudate e che fanno davvero ridere.
Giudizio: Divertente.

Bussola d'Oro, La
In un universo parallelo di inizio '900, dominato da un Magisterium che dice alla gente cosa deve fare (critica della Chiesa), la giovane Lyra viene catapultata in un viaggio verso il nord, in cerca della misteriosa "polvere", e dotata di una Bussola d'Oro che la aiuta a rispondere alle domande. Incontrerà orsi corazzati, zingari, reggimenti di Tartari, streghe volanti e un gruppo di scienziati simi-nazisti che fanno esperimenti per strappare ai bambini il loro "Daemon", un animale famiglio connesso a tutte le persone. Buon cast (N. Kidman, Daniel Craig, Eva Green), ma il film ha il grosso difetto di essere l'inizio di una trilogia, perciò non finisce. Andate a vederlo solo se pianificate di vedere i seguiti e se vi piace il fantasy.
Giudizio: Carino

Buono, Il Brutto, il Cattivo, Il
Capolavoro western di Sergio Leone, che chiude la Trilogia del Dollaro, e che consacra Clint Eastwood. La vicenda di tre criminali che inseguono una cassa di dollari sudista, durante la Guerra di Secessione. Trovate ben gestite, battute memorabili, riflessioni sulla guerra, condiscono un grande film.
Giudizio: Capolavoro del genere.

Burn after reading: a prova di spia
Cosa succede se due impiegati di una palestra, si trovassero coinvolti in una storia di spie maldestre, paranoiche e piene di problemi? E se i due trovassero un CD pieno di dati confidenziali e volessero ricattarli? Che succederà? Ce lo dicono i Cohen con questa commedia che non è una commedia! Non è manco un film drammatico! E non è un thriller... non è un noir....E' un film dei Cohen, diavolo: ancora volete classificarli?
Cast stellarissimo (John Malkovich, Brad Pitt, George Clooney), per un film denso di sorprese, specie nella seconda parte. Prova d'attore straordinaria per tutti e 3 (e includiamo anche Frances McDormand, bionda cinquantenne con l'ossessione della chirurgia che incontra uomini via internet): Malkovich è bravissimo a recitare la parte dell'incazzato e frustrato ex-annalista dei servizi segreti, Pitt è un ragazzone assolutamente babbione con la mania della palestra, e nella parte dell'idiota recita benissimo (non ero sarcastico, era un reale complimento). Clooney intrepreta un po' sempre se stesso in tutti i film, anche se sa dare sprazzi di vero realismo. Il film cammina lento fino alla "scena dell'armadio" che non vi anticipo, dove una spirale di eventi sempre più grotteschi coinvolgeranno i protagonisti.
Giudizio: carino


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