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4 novembre 2007

Recensioni di Film [L]

Recensioni di Film [L]

L.A. Confidential
Nella Los Angeles anni '50, il dipartimento di polizia deve vedersela con giri di squillo e droga. Alcuni poliziotti come Kevin Spacey, campano su storielle scandalistiche; altri come Russell Crowe, usano metodi violenti per esorcizzare il loro passato, mentre altri ancora come Guy Pearce, vogliono replicare il bel lavoro del padre con rettitudine. Le storie di tre sbirri si incrociano in un dedalo di vicende poco chiare fino alla fine, condite anche da Danny DeVito e una Kim Basinger da Oscar (forse non completamente meritato). Poliziesco vecchio stile e non male.
Giudizio: Buon film.

Ladro di orchidee, il
Film strambo con Nicholas Cage, che interpreta i due gemelli Charlie e Donald Kaufman, sceneggiatori holllywoodiani. Dovendo adattare un libro che parla di un cacciatore di orchidee selvatiche (il premio oscar Chris Cooper), scritto da Susan (Meryl Streep), Charlie riflette sulla sua condizione di grasso, pelato ed insicuro quarantenne che non riesce ad avere successo con le donne, invidioso di Donald che con poche battute riesce a conquistare una donna e a produrre una sceneggiatura squallida e in meno tempo. Di parallelo viene vissuta la vita della giornalista, triste e schiacciata dal successo, e del cacciatore colpito dalla sfortuna, ma sempre pronto ad avventure. Film davvero incredibile, sa tenere interessati, prestazioni da urlo degli attori.
Giudizio: consigliato.

Laguna Blu
Due ragazzi si ritrovano naufraghi su un'isola. Presto diventeranno adolescenti e scopriranno anche la loro sessualità. Film che tratta l'argomento comunque in maniera delicata, e viene considerato un bel film
Giudizio: Se vi piace il genere...

Lasciami entrare

Un ragazzino svedese viene tormentato dai bulli a scuola, la sua famiglia è allo sfascio, la volontà di rivincita manca. Eppure si trasferirà vicino a lui una strana ragazzina, che gira solo di notte e beve sangue per vivere. I due inizieranno una strana relazione, non senza che venga lasciata una scia di sangue attorno ad essi. Film che spazza via i vampiri modaioli e poco credibili di Twilight, e si colloca più vicino a Intervista col Vampiro, per quanto divenga un prodotto decisamente originale. Film volutamente "malato", non manca di sorprendere per quanto lento a tratti e praticamente senza colonna sonora, a dimostrazione che l'Europa può veramente produrre pellicole di qualità. Infatti è previsto un remake per il mercato USA...
Giudizio: originale.

Last Action Hero
Schwarzenegger esce dallo schermo di un cinema e si ritrova nel mondo reale, dove viene aiutato da un suo fan bambino ad ambientarsi. Film carino, un po' commedia un po' d'azione, che non si prende sul serio.
Giudizio: Gradevole, originale.

Leggenda del pianista sull'oceano, La

La storia di Novecento, pianista che non può e non vuole lasciare la sua nave. Stupenda colonna sonora di Morricone per un film commovente e sognante.
Giudizio: Bello.

Leggenda di Beowulf, La

Interessante esperimento cinematografico di Robert Zemeckis (Ritorno al Futuro) interamente filmato in digitale con la tecnica del motion capture. La storia riprende quella del famoso poema anglosassone che vede Beowulf, signore dei Geati, sbarcare in Danimarca per liberare il regno di Re Hrotgar (A. Hopkins) dal malvagio troll Grendel. Ma il troll ha una madre dai poteri soprannaturali (Angelina Jolie), e Beowulf sarà messo a dura prova. Film davvero violentissimo per quanto sia fatto al computer, supera in certe scene persino 300 in quanto a crudeltà. Animazioni soprannaturali, alcuni personaggi sono similissimi agli attori (Come Hopkins o la Jolie). Se non siete troppo prevenuti sul genere fantastico potete vederlo, non posso dire che è eccelso, ma ti intrattiene per un paio d'ore.
Giudizio: Carino.

Lettere da Iwo Jima
Film gemello di Flags of our Fathers, sempre di C. Eastwood, che ormai ci ha abituato troppo bene. E lo fa ancora una volta con questo altro racconto della battaglia di Iwo Jima (1944), dal punto di vista giapponese. Difatti il film è in giapponese sottotitolato. Il film mostra la disperata difesa giapponese dell'isola dall'assalto americano, attraverso gli occhi di Saigo, fornaio coscritto nell'esercito imperiale, ironico e maldestro, e anche dal punto di vista del Generale Kobayrashi (ho sicuramente sbagliato a scriverlo ma va bè), interpretato magistralmente da Ken Watanabe (L'Ultimo Samurai). Pregiudizi e verità, onore e buon senso si mischiano in questo film dove non esistono buoni o cattivi, solo poveri diavoli mandati a morire per la follia di qualcun'altro.
Giudizio: Bello.

Lilli e il Vagabondo
Indimenticabile storia d'amore a cartoni Disney... tra due cani! La scena degli spaghetti con polpette è entrata nella storia del cinema d'animazione... e anche parodico. Ottimi disegni, davvero ben fatto.
Giudizio: Bello, ovviamente se avete il cuore giovane...

Lo chiamavano Trinità

Film tra i più famosi di Bud Spencer e Terence Hill, è un western che narra le avventure di due banditi un po' straccioni, nel west. Scazzottate garantite.
Giudizio: Classica formula di Bud e Terence.

Lord of War

Grandioso film verità, documenta la vicenda di un trafficante d'armi magistralmente interpretato da Nicholas Cage, che abbandona il ruolo di duro per quello più credibile del furbetto di turno. E' difficile non tifare per lui, finchè non si intuisce che lui è l'uomo che dovrebbe perdere. Fa pensare.
Giudizio: Bello, riflessivo.

Lost in Translation

Nel 2003, Sofia Coppola ha scritto e diretto (magistralmente) questo film comicamente drammatico, con un bravissimo Bill Murray e una giovane Scarlett Johansson.
Lui è un attore di mezza età in declino, costretto a fare pubblicità televisive, prigioniero del suo lavoro e del suo matrimonio privo ormai di stimoli: lei invece si è laureata in filosofia, con poche prospettive lavorative ed è diventata da poco la moglie di un giovane fotografo sempre preso dagli impegni e che non si occupa molto di lei. La solitudine è uno dei temi centrali del film, e la vicenda dei due protagonisti afflitti dai loro matrimoni in pezzi, dall’ansia lavorativa e dalla crisi di mezza età, si incrocia al bar di un hotel di Tokyo. La città è vista come totalmente aliena dai due protagonisti, che sono americani, e l’albergo diventa il loro sancta sanctorum. Giorno dopo giorno, essi si ritrovano nella hall a discutere sulle loro vite, e poi a tentare di movimentarle per quanto possibile. Ma alla fine tutti e due, pur attratti, devono rendersi conto che la loro parentesi giapponese non sarà eterna.
Dialoghi ridotti al minimo, cinica comicità di un Murray da manuale che fa più che sorridere, Lost in Translation è un film permeato da una certa malinconia e pessimismo cosmico, che racconta semplicemente una settimana della vita dei protagonisti senza occuparsi del prima e del dopo (basti vedere il finale). Un film che non si occupa di far riflettere, come non si occupa di intrattenere, ma piuttosto di fare vivere in 2 ore la settimana di una persona di 50 anni e una di 20 in una città straniera. Persi, appunto, nella traduzione.

Giudizio: bel film.

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