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26 marzo 2010

Alice in Wonderland

Alice in Wonderland
Eh si... anche Tim Burton come altri registi, arriva ad un punto della sua carriera in cui sente il bisogno di fare marchetta. E così il suo pupillo Johnny Depp. Alice in Wonderland non è per nulla collegato al cartone animato Disneyano del quale non si propone nemmeno come remake, ma come pseudoseguito, tutto sommato slegato. E non è nemmeno ispirato al romanzo di Carroll, se non nei personaggi. Il film, seppur con un discreto per quanto centellinato 3D, è un grosso videogioco separato in livelli, apparentemente slegati tra loro. Non c'è trama, e si assiste solo ai vari incontri che una odiosissima Alice fa nel paese delle meraviglie. Effettoni digitali ormai da sbadiglio, atmosfera dark tipicamente burtiana ma scontatezza globale del finale, assurdità e non ilarità dei dialoghi. Si salva solo la Bonham Carter, moglie di Burton, che fa una buffa Regina Rossa, ma la Regina di Cuori del cartone è distante anni luce, ed è meglio appunto non confrontare il film con quest'ultimo: non c'è gara ed è un confronto scorretto. Delusione Depp a tutto tondo: personaggio ricaricaturizzato da se stesso, è un Wonka-Jack Sparrow assolutamente senza carisma, siamo forse davanti al peggiore risultato del duo Burton-Depp. Dove sono finiti Edward Mani di Forbice, Big Fish, Batman.. persino Sleepy Hollow è più carino. Bah.
Giudizio: altamente sopravvalutato.
 

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