Jamal è un bimbo nato e cresciuto nelle bidonville di Mumbay, India. Con il fratello Salim, si ritrova orfano, dato che la madre viene uccisa da fanatici indù (in quanto la famiglia di Jamal è musulmana, fatto reso non chiaro da un grossolano errore di doppiaggio della versione italiana).
Dopo aver conosciuto la giovane Latika, i tre ragazzi si spostano per l'India, dove tra accattonaggio ed espedienti, vengono trascinati nella criminalità organizzata. Ma non Jamal che, perseguendo una vita onesta, si troverà a partecipare a Chi vuol essere Milionario, ma verrà accusato di frode.
Film pluripremiato agli oscar, interamente girato da attori sconosciuti, viene firmato da un regista abituato alle storie di degrado: Danny Boyle (Trainspotting). Il film non ha poi una trama tanto sbalorditiva, ed un finale scontatissimo; si rivela piacevole, di denuncia, ma forse un filo sopravvalutato. Rimangono impresse soprattutto le scene dell'immondo degrado in cui vivono i poveri indiani delle baraccopoli, e si può dire che il film fa leva su questo alla fine, per fare filare qualche rallentamento di troppo. Espediente, o sincera condanna del degrado?
Però rimane un film piacevole da vedere.
Giudizio: carino
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