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21 maggio 2009

Angeli e Demoni

ANGELI E DEMONI

Oops they did it again. Ron Howard (ex Ricky Cunningham di Happy Days) rivede Dan Brown per una seconda volta e ci porta Angeli e Demoni.

Il film è purtroppo un mezzo remake del Codice da Vinci, ma attinge a piene mani anche da altre storie (non ultima quella di "Seven", dove i 7 peccati capitali sono sostituiti dai 4 elementi dell'universo...). Quasi tutto ambientato a Roma, ricostruisce una fase di conclave alquanto concitata da un temuto attentato durante l'elezione del nuovo Papa.
Le scene non sono quasi mai d'azione, piuttosto sono un via vai di sbirri papali per Roma, accompagnati da Tom Hanks e la sua adorabile (???) assistente. Tra killer poco carismatici e camerlenghi parà della Folgore, e il bombone antimaterioso, si arriva al finale col botto, e che botto! Non manca la sorpresona spiazza-audience. Buona la scelta di Ewan McGregor che però interpreta un po' di nuovo se stesso come Obi-Wan Kenobi in tonaca nera. Hanks abbastanza sotto tono, anonima la sua compare, algido quanto serve il capo delle guardie svizzere (già Sputafuoco Bill Turner dei "Pirati"), un po' lasciato in disparte il bravo Pierfrancesco Favino, ma vederlo di nuovo in un film internazionale fa comunque piacere (anche se l'altra volta era per Narnia...............).

Dal punto di vista visivo il film è abbastanza potente. La tensione non è mai però così forte da tenere incollati alla poltrona e più di una volta sembra che Langdon trovi gli indizi " a botte di culo" che sinceramente dopo la terza diventano un po' troppe.

Howard tenta di mitigare le polemiche con la Chiesa inserendo una scena finale di distensione pacioccosa che sa di sforzato, ma tutto sommato il film si salva.

Si salva, ma affonda se rapportato al ben più interessante Codice da Vinci.
Diciamo che potrete vivere tranquillamente senza averlo visto, altrimenti tutto sommato non avrete sprecato tempo.

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